Titolo |
Gli zii di Sicilia |
Autore |
Leonardo Sciascia |
Data prima edizione |
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Paese |
Italia |
Lingua |
Italiano |
Editore |
Adelphi |
Collana |
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Data edizione letta |
2000 |
Pagine |
240 |
Euro |
15,49 |
Mini recensione |
Sono quattro racconti molto diversi: si parla dello sbarco alleato in Sicilia, di Stalin, della guerra di Spagna, degli eventi garibaldini. Con l'occhio critico e ironico di sempre Sciasca narra di disillusioni, ideali caduti, sogni non realizzati. Di persone meschine sempre pronte a cambiare bandiera e di chi per restare fedele ai propri ideali rischia.. la salute mentale! "L'antimonio" è il mio preferito tra i racconti; perchè è una dichiarazione d'affetto verso la Spagna, bellissima ma distrutta dalla guerra, e un inno al pacifismo scritto senza retorica. Il protagonista è un bel personaggio; torna dalla guerra senza una mano e con un discreto conto in banca (la "buonuscita" per chi andava a combattere); un conto in banca che per lui è una vergogna, perchè gli ricorda il suo passato da assassino, ma per i suoi familiari è una gioia e un vanto. Per il suo paese è quasi un eroe, mentre lui non vede l'ora di fuggire da tutto.. Bellissima, per chi ama i libri, questa sua "confessione", riportata anche nel risvolto di copertina "... Insomma, mi era venuto il furore di vedere ogni cosa dal di dentro, come se ogni persona ogni cosa ogni fatto fosse come un libro che uno apre e legge: anche il libro è una cosa, lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, magari per tener su un tavolino zoppo lo si può usare o per sbatterlo in testa a qualcuno: ma se lo apri e leggi diventa un mondo; e perchè ogni cosa non si dovrebbe aprire e leggere ed essere un mondo?" |